Il bianco della pagina opprimente vuoto, ma vuoto da una miriade di cose infinite... di innumerevoli colori e sfumature che si intonano, che ne derivano e ritornano al bianco...
Entrarci dentro con qualche colore e vedere da lontano l’effetto che fa... tutto sembra subito sfumare e fondersi nella luce del bianco accecante.
Nello spazio di qualche istante tutto sembra svanire per sempre, ma subito ritorna a formare sfumature magiche...
si potrebbe trattare di immagini che cercano lentamente la giusta saturazione...
Un lampione notturno che illumina un cortile da casbah, fa qui quello che fanno tanti altri lampioni lontani... che lasciano al vagare dello sguardo assonnato puntini piccoli e grandi da firmamento, mentre intorno tra uno e l’altro vince la notte che avvolge tutto il resto come un mantello pesante. Tra suoni ovattati e sospiri leggeri passa lentamente la notte lunga e tortuosa.
La voglia di scrivere e raccontare ti prende all’improvviso e ti porta lontano con se. Non si riesce a dire o meglio a scrivere tutto ciò che passa che già tutto vola via, più inconsistente e leggero dell’aria, come in un battere d’ali di un volo d’uccello, che in un istante vola via, lasciandoti solo l’impressione del suo ultimo volo poco lontano da te. Di tante cose che si sono succedute, importanti o solo sfioranti, a volte ne resta solo la sensazione e magari l’odore che sfuma, mentre la sigaretta volge velocemente alla fine e attende solo il momento in cui ne accenderai un’altra fino a lasciare nel fumo azzurrino la sensazione dell’ultimo pensiero...
poi più nulla.. solo fumo azzurro sulla lingua e nel cervello e cercare di continuare verso il sonno che scivolerà in me lentamente, sotto un'immagine di luna piena che so lassù alta, al di sopra di tutto.